CONCORSO INTERNAZIONALE COMPOSIZIONE DI MUSICA SACRA "GASPARE SPONTINI"
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ANNO
SPONTINIANO 2001 Il
24 gennaio 1851 moriva a Maiolati il compositore Gaspare Spontini, al
termine di una gloriosa carriera internazionale che l’aveva visto
acclamato in tutta Europa, autore di opere grandiose come “ Spontini non fu protagonista solo dei teatri d’opera: risale infatti al 1839 un suo accurato lavoro di ricerca ed elaborazione teorica –ancora oggi conservato in originale nella Biblioteca dell’Accademia di S. Cecilia a Roma- per una “Riforma della musica di chiesa” da doversi attuare al suo tempo, quando la pratica della musica nelle chiese era diventata così dipendente dal gusto e dalla moda del teatro d’opera da vedere spesso e volentieri arie e brani quanto mai profani diventare musica liturgica con il solo adattamento dei testi. Spontini redasse precise proposte in merito che, pur in un primo momento considerate possibili, non ottennero poi attuazione: ma quei temi e argomenti erano così pregnanti e anticipatori che pressoché per intero entrarono negli schemi di riforma del settore posta in atto dal Vaticano molti decenni dopo, in pieno clima “ceciliano”. Questo è il tema storico principale che motiva l’intestazione del Concorso; a cui va aggiunto il dato non secondario del profondo senso religioso di Spontini, credente quanto filantropo: tanto da lasciare -ancora in vita- ingentissime ricchezze alla Municipalità del Paese natale a fini di pubblica beneficenza e assistenza ai bisognosi. Opere benemerite che ancora oggi proseguono sulla scorta di quei capitali. L’istituzione del Concorso di composizione è stata operata con il chiaro intento artistico di offrire, nell’ambito della proposta generale del Cartellone celebrativo, oltre a lavori musicali di Spontini stesso anche uno stimolo preciso nei confronti degli autori d’oggi, con almeno un duplice obiettivo: approfondire presso i contemporanei la conoscenza del Celebrato, ricordandolo anche con il tributo di colleghi posteri che scrivono musica in suo nome; cogliere l’occasione celebrativa non solo per rispolverare il passato, ma anche per collegare quei valori al loro divenire odierno, stabilendo un legame tra le epoche e dando modo al repertorio di arricchirsi di nuove espressioni.
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