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         "IL NAPOLEONE DEGLI IMPRESARI" Alessandro
        Lanari nasce a San Marcello di Jesi il 25 gennaio 1787; muore a Firenze
        il 7 ottobre 1852.  Per
        una trentina d’anni, dall’inizio degli anni 1820 fin quasi alla
        morte, è una figura di primissimo piano nel mondo del melodramma,
        nazionale ed oltre, tanto da essere chiamato dai contemporanei “il
        napoleone degli impresari”. Tale epiteto era motivato pienamente per
        almeno due ragioni: l’imponenza e la ricchezza –artistica e
        spettacolare- delle opere che metteva in scena come impresario dei più
        grandi teatri della penisola; la potente organizzazione produttiva che
        nel corso degli anni era riuscito a mettere in piedi, creando una rete
        di teatri gestiti in contemporanea dalla sua impresa. Un’articolazione
        strutturale per la quale gran parte dei molti settori operativi connessi
        allo spettacolo d’opera –gestione dei cantanti, allestimenti scenici
        e costumi, promozione nei teatri, ecc.- erano strettamente in mano a
        membri fidati di famiglia (fratelli, sorelle, figli, nipoti). Tale
        assetto produttivo forte, chiaramente reso vincente da grande
        preparazione di settore e spiccatissima sensibilità tanto artistica
        quanto imprenditoriale e commerciale, portò Lanari ad essere
        protagonista incontrastato della scena impresariale italiana della prima
        metà dell’‘800: epoca eroica per il mondo dell’opera, culla e
        gloria di compositori che avrebbero reso l’arte del melodramma
        italiano famosa nel mondo. In quel vivace e fervido contesto, Lanari
        gestì direttamente –spesso in contemporanea e altre volte per alterni
        periodi- i maggiori teatri d’opera del momento: il Teatro alla Scala e
        il Teatro della Canobbiana a Milano, il Teatro “ REPERTORIO DEI PRINCIPALI TITOLI DI COMMISSIONE LANARIANA BELLINI (prima rappresentazione assoluta): 
 DONIZETTI (prima rappresentazione assoluta): 
 VERDI (prima rappresentazione assoluta): 
 ROSSINI (prima rappresentazione italiana): 
 MEYERBEER (prima rappresentazione italiana): 
 HALÉVY (prima rappresentazione italiana): 
 WEBER (prima rappresentazione italiana):   
 Spettacoli
        sempre di alta resa qualitativa, grazie a compagnie di canto scelte tra
        i migliori artisti internazionali del momento e a prestigiosi
        allestimenti scenici: “La montatura dello spettacolo è, come tu già
        sai, degna di me”, scrive Lanari stesso a Bellini, con riferimento ad
        un suo titolo in programmazione, mentre Donizetti riconosce
        all’impresario che “è cosa per me seducente l’avere i tuoi bravi
        esecutori e il lusso dei tuoi spettacoli”… Un impero
        artistico durato oltre trent’anni ai massimi livelli, grazie ad un
        assetto produttivo che si può riconoscere come una fortunata
        anticipazione dell’odierno “modello marchigiano di sviluppo”:
        qualità del prodotto abbinata ad un’acuta sensibilità verso le nuove
        idee e tendenze; forte centralità decisionale per una dinamica e
        flessibile azione sul mercato, sempre sulla base di una diffusa presenza
        locale; agile articolazione dei vari settori produttivi, in buona parte
        guidati da membri della famiglia stessa; struttura distributiva
        sistematica e solida, grazie ad una rete di teatri gestiti ampia e
        prestigiosa, diffusa pressoché su tutto il territorio nazionale a
        garantire attività continuativa lungo tutto il corso dell’anno. Nel 2002,
        ricorrendo 150 anni dalla scomparsa,  
              
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